Finalmente è arrivato l’annuncio dei due lungometraggi che, in attesa delle premiazioni della domenica, animeranno le prime due serate dell’edizione 2016 del nostro festival. Si tratta di “They Will Have to Kill Us First” e di “Un paese di Calabria”, entrambi legati al tema delle migrazioni forzate, di stretta attualità e, da sempre, di competenza della Casa della carità.
Il primo film, in programma venerdì 4 novembre alle ore 21.00,  è un documentario che racconta la vita di alcuni celebri musicisti del Mali dopo che, nel 2012, parte del Paese africano cade nelle mani dei ribelli islamisti, che impongono la sharia e vietano la musica.

Presentato all’edizione 2015 del London Film Festival, l’opera di Johanna Schwartz è distribuita da BBC Worldwide, è stato realizzato anche grazie a una campagna di crowdfunding ed è stato definito dal New York Times  “un documentario eccezionalmente ricco di speranza… una straordinaria testimonianza di resilienza sotto l’oppressione”.

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Raccontando l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati a Riace, invece, “Un paese di Calabria” prende idealmente il testimone del film che lo precede e, dopo aver indagato le ragioni che spingono le persone a lasciare i loro paesi d’origine, porta un esempio concreto di come si possa trasformare la cosiddetta emergenza immigrazione in un’opportunità di sviluppo e rinascita.

Le registe Shu Aiello e Catherine Catella, infatti,  raccontano il sindaco del comune calabrese, Domenica Lucano, gli anziani abitanti e i nuovi arrivati per spiegare come, la scelta dell’accoglienza abbia consentito la rinascita di questo villaggio di meno di 2.000 persone. “Un paese di Calabria” è in programma sabato 5 novembre alle ore 21.00.

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