Per l’edizione 2025 del SOUQ Film Festival si conferma la giuria tecnica delle ultime due edizioni, con l’innesto di due nuovi membri: Adolfo Ceretti e Niccolò Nisivoccia.
La giuria è composta da:

Francesca Acquati – Laureata in estetica e in management della cultura, dal 2010 lavora come programmer e project manager nel settore culturale. Si occupa di sviluppo contenuti, programmazione, progettazione e consulenza strategica. Ha lavorato come project manager e programmer nel cultural hub BASE Milano, oggi è general manager di Gres Art 671. Appassionata di corti e di film indipendenti, fa parte del comitato di selezione e consulente al programma per diversi film festival, come max3min, Gender Border Film Festival, Milano Film Festival e FAV – Festival Alto Vicentino. Scrive di cinema e serieTV per diversi magazine.

Adolfo Ceretti è Professore Ordinario di Criminologia all’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Dal 2019 collabora a vario titolo con la Giurisdizione Speciale per la Pace istituita in Colombia dopo gli Accordi di Pace del 2016. Nel 2021 è stato nominato dall’allora Ministra Marta Cartabia quale Coordinatore del Gruppo di lavoro sulla Giustizia Riparativa al fine di predisporre gli schemi di decreto legislativo per l’attuazione della Legge 27 settembre 2021, n.134, “Delega al Governo per l’efficienza del processo penale nonché in materia di giustizia riparativa e di disposizioni per la celere disposizione dei procedimenti giudiziari”. Tra le sue ultime pubblicazioni: “Io volevo ucciderla. Per una criminologia dell’incontro” (Raffaello Cortina, 2023, con Lorenzo Natali), libro al quale si è ispirato il film ELISA, di Leonardo Di Costanzo, in concorso alla 82^ Mostra del Cinema di Venezia. Il suo è un ritorno quale membro della giuria del SOUQ Film Festival.

Simon Pietro De Domenico Componente storico della giuria del SOUQ Film Festival, ha lavorato in Italia e all’estero come montatore e responsabile di post-produzione. In seguito, ha lavorato come autore per serie televisive. È membro del consiglio direttivo della società di produzione teatrale il Mecenate ed è condirettore organizzativo e responsabile Richelieu del Teatro Delfino di Milano. Da più di 10 anni coordina progetti legati alla scrittura creativa e alla mediazione penale in carcere. Con Azalen Tomaselli ha pubblicato Il carcere: una città invisibile (Franco Angeli, 2020) e, in qualità di curatore, il romanzo collettivo scritto nel reparto femminile di San Vittore A proposito di Jackie (La vita Felice, 2022).

Tommaso Landucci – Classe 1989, ha frequentato il corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, sotto la direzione di Daniele Luchetti. Durante gli anni di scuola inizia a lavorare in produzioni cinematografiche legandosi fra gli altri al regista Claudio Giovannesi durante le riprese del film Alì ha gli occhi azzurri, dove lavora come assistente alla regia. Nel 2014 è scelto dal regista Luca Guadagnino come suo assistente personale sul film A Bigger Splash. In questa occasione incontra il regista premio Oscar James Ivory, che diventa mentore e produttore esecutivo del suo primo lungometraggio di finzione, intitolato I Levitanti. Ha poi diretto il documentario Caveman, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2021 (Giornate degli Autori). Attualmente sta sviluppando due lavori: Re di Venere, scritto con la romanziera Michela Murgia, e I figli della scimmia, finalista del Premio Solinas 2021.

Enrico Maisto – Laureato in filosofia presso l’Università degli Studi di Milano, nel 2008 partecipa come stagista di regia alle riprese di Vincere di Marco Bellocchio, realizzandone il backstage. Nel 2014 il suo primo lungometraggio documentario, Comandante, è in concorso al Milano Film Festival e vince il Premio Aprile. Nel 2015, insieme a Valentina Cicogna, vince il Premio Solinas Documentario con La Convocazione, prodotto da Start e Rai Cinema. Il film uscirà nel 2017 e sarà proiettato in numerosi festival internazionali, tra cui IDFA, Festival dei Popoli, Filmmaker, Doc Point, vincendo il premio come miglior mediometraggio a Hot Docs. Nel 2018 è membro della giuria del Premio Solinas Documentario. Nel 2021, L’età dell’innocenza, prodotto da Start e Rai Cinema con Ventura film e RSI, vince il premio come miglior documentario italiano al Festival dei Popoli. Il film viene distribuito nel 2022 da Wanted Cinema. Dal 2016 è coordinatore del settore cinema presso la Fondazione Culturale San Fedele di Milano.

Niccolò Nisivoccia è nato nel 1973 a Milano, dove vive e lavora come avvocato. Collabora con II manifesto, Il Sole 24 Ore e il Corriere della Sera. È autore, oltre che di pubblicazioni scientifiche, di libri di poesia e prosa poetica (Sulla fragilità, 2019; Variazioni sul vuoto, 2020; Quasi una cosmologia, 2021; Un dialogo notturno, 2024), di saggi (Il diavolo mi accarezza i capelli, con Adolfo Ceretti, 2020; Il silenzio del noi, 2022; Le belle leggi, 2025) e di libri di testimonianza (La storia di ognuno, 2024). È al suo esordio alla giuria del SOUQ Film Festival

Anna Sfardini – È Ricercatrice in Cinema, fotografia e televisione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano dove insegna Metodi di ricerca sulla produzione e i consumi mediali e Comunicazione interculturale. È direttrice didattica del Master ALMED Fare TV. Gestione, sviluppo, comunicazione e responsabile delle attività di ricerca del CeRTA, Centro di ricerca sulla Televisione e gli audiovisivi. È autrice di diversi saggi pubblicati in riviste nazionali e internazionali. Tra i suoi libri: MultiTV. L’esperienza televisiva nell’età della convergenza (con Massimo Scaglioni, Carocci, 2009); Politica pop. Da “Porta a Porta” a “L’isola dei famosi” (con Gianpietro Mazzoleni, il Mulino, 2009); Reality tv. Pubblici fan, protagonisti, performer (Unicopli, 2009); La tv delle donne. Brand, programmi e pubblici (con Cecilia Penati, Unicopli, 2015); La Televisione. Modelli teorici e percorsi d’analisi (con Massimo Scaglioni, Carocci, 2017); Il passaggio al 5G e gli effetti sul sistema radio-televisivo locale (con P. Carelli, Rubbettino, 2020). È componente storica della giuria del SOUQ Film Festival.

Nicoletta Vallorani – È professoressa di Letteratura Inglese e di Studi Culturali presso l’Università degli Studi di Milano. Ha al suo attivo pubblicazioni sul colonialismo e postcolonialismo (Nessun Kurtz. Cuore di tenebra e le parole dell’Occidente, 2017), sulle geografie urbane (Millennium London. Of Other Spaces and the Metropolis, 2012) e sulle intersezioni tra crime fiction e Migration Studies (“Postcolonising crime fiction. Some reflections on good and evil in global times”, 2014). Di recente, ha contribuito a The Routledge Companion to Crime Fiction (“Crime Fiction and the Future”, 2019). Con Simona Bertacco, è autrice di un volume su traduzione e migrazione, con introduzione di Homi K. Bhabha (The Relocation of Culture, Bloomsbury, May 2021), e, con la medesima co-autrice e William Boelhower, sta curando il Bloomsbury Handbook of Literature & Migration. Coordina il progetto Docucity. Documenting the Metropolis, su film documentario e geografie urbane, e il Centro di Ricerca Coordinato CHAIN. Con Laura Scarabelli, co-dirige l’online journal Altre Modernità.